Kamarina
Nella terra della ninfa Kamarina, dove, quasi per magia, archeologia e storia si mescolano in un connubio con la natura, scoprirai il dispiegarsi di tracce di una storia secolare. Fondata nel VI secolo a.C., Kamarina fu la più giovane e la più ribelle delle colonie di Siracusa. Indomita e impavida, preferì la distruzione alla subordinazione alla madrepatria. Cadde più volte e sempre risorse, orgogliosa della propria indipendenza e identità. Portocanale privilegiato nelle destinazioni delle rotte commerciali, legò il suo destino a quel mare insidioso che, quando spirava il forte vento di libeccio, era causa di naufragi e di morte, come testimoniano i relitti che giacciono nei suoi fondali. I reperti di archeologia subacquea e le mille anfore adibite al trasporto di olio e vino, poi destinate al rituale funerario, ti sveleranno il suo ruolo centrale nei flussi commerciali. L’area archeologica conserva ancora tracce della fortificazione, degli ambienti abitativi, delle aree cimiteriali e i resti del tempio di Athena. Il tempio, situato in cima alla collina, vegliava sull’agora e sulla sua gente. Un viaggio nel tempo per rivivere, con noi, la storia leggendaria della colonia greca.
A Psaumide da Camarina, vincitore col carro tirato da mule in Olimpia
“Delle sublimi virtudi, delle corone d’Olimpia, o Camarina, figliuola d’Oceano, accogli il fiore con placido cuore, e dai cocchi dal piè non mai stanco il premio che Psaumide vinse. Te, Camarina, di genti madre, d’onore coperse”
(Pindaro, Le odi e i frammenti – Ode Olimpia V)